Ormai da diversi anni, alcune società di selezione, seguendo recenti mode e teorie del settore, raggruppano i candidati in una sorta di sessione comune, nella quale i malcapitati vengono sottoposti ai test più originali e stravaganti. In una di queste occasioni, presentandomi con entusiasmo per una posizione di rilievo, vengo fatto accomodare in un’enorme e rovente sala riunioni, illuminata da ogni lato dal sole cocente dell’estate, nella quale già stavano rosolando altri due disperati.

Dopo qualche minuto di cottura, finalmente, con il quarto ed ultimo candidato, entra in sala la responsabile del colloquio, che si muove con la padronanza di un’ape regina nel suo piccolo alveare. Superati i convenevoli e le presentazioni ufficiali, ci sottopone un lungo manoscritto da studiare con attenzione e ci concede qualche minuto di sano intrattenimento letterario. Il racconto sembra una brutta copia in formato sintetico di un romanzo giallo di quart’ordine, partorito da un individuo con evidenti turbe psichiche. A questo punto sono molto curioso di capire cosa c’entri tutto questo con la posizione lavorativa per la quale mi sono candidato.

“Ciascuno di voi dovrà ragionare sui fatti e individuare il colpevole”, ci comunica l’ape regina.

Davvero?!? Io ADORO i gialli! E se fossi stato informato per tempo, sarei venuto al colloquio con l’attrezzatura di Sherlock Holmes, ma credevo che si selezionasse un professionista per gestire un ufficio, non un segugio per un’agenzia investigativa!

Visto che devo calarmi nei panni di un detective, potrei investigare anche sui motivi per i quali nessuno ha mai pensato di installare un condizionatore in questa fornace ardente!?! Questo sì che sarebbe davvero un mistero interessante da risolvere! Vi siete scordati di far tirare il cavo della corrente in questa stanza oppure è stata una scelta deliberata? Forse alla fine del colloquio vi spartite i candidati in base al grado di cottura … “chi vuole un disoccupato al sangue?” … “io lo preferisco ben cotto!”.

Abbandono questo pensiero culinario per dedicarmi alla soluzione del romanzetto giallo … finché la responsabile, guardando l’orologio, non interrompe l’esercizio per invitarci a discutere tutti insieme sulle conclusioni: “Ognuno di voi dovrà convincere tutti gli altri di aver individuato il colpevole”.

AHHHH!! Quindi NON C’E’ una soluzione! Per questo ne avevo trovate ben quattro, tutte assolutamente ed egualmente credibili! E’ una questione di opinioni! Ma sì, condanniamo quello che ci sta più antipatico. Al diavolo la verità, l’analisi logica dei fatti e il senso di giustizia! In fondo, non servono a nulla sul lavoro!

Andiamo al sodo, cari colleghi candidati: chi è il più antipatico di questo giallo senza soluzione? Avanti, abbiamo una scadenza da rispettare: 30 minuti per una condanna! Poi i nostri neuroni saranno evaporati per il caldo!

In men che non si dica, appurato che il racconto non prevedeva alcun maggiordomo e che dovevamo trovare una soluzione, concordiamo rapidamente per la condanna del parente più prossimo della vittima, senza alcun motivo ragionevole se non la volontà di uscire ancora mezzi crudi dal forno.

E con la conclusione di questo processo sommario, la giuria viene congedata.

Una settimana più tardi ricevo una telefonata dalla responsabile, che esordisce con un entusiastico: “Ho ottime notizie per lei”, seguito da “lei è il secondo classificato dei numerosi candidati che si sono presentati.” Eh?!? Forse non parliamo la stessa lingua: io mi sono presentato per avere un lavoro, non una medaglia da secondo classificato!

“Quindi hanno assunto un altro?!?”, domando con estrema diplomazia.

“No, in realtà non hanno assunto nessuno; la questione è stata rinviata … ma lei è risultato essere un candidato molto interessante per l’azienda!”

“Posso sperare che mi proponiate altre opportunità a breve?”

“Non so, è possibile … comunque pensavo le facesse piacere sapere di aver fatto un’ottima impressione!”

Certo, sono lusingato e comprendo il suo entusiasmo! So di essere un investigatore eccezionale … e sarei lieto di far parte del vostro staff di investigatori nelle prossime puntate dei “delitti nella fornace ardente”, ma vorrei proporre alcune modifiche al programma: un caso di omicidio meno assurdo e stravagante ed un buon impianto di aria condizionata!

Ah, dimenticavo un piccolo dettaglio: una PAGA! Io sono sempre alla ricerca di un impiego … non di un gioco di società. Se voglio giocare al Cluedo, normalmente non mando curricula e non viaggio per due ore in autostrada; mi limito ad invitare un paio di amici a casa. Lo so, sono eccentrico … ma in fondo lo sono tutti gli investigatori più brillanti, da Sherlock Holmes a Hercule Poirot.