Trovare un lavoro di questi tempi è già di per sé un'impresa titanica... trovare un contratto, poi, sembra essere un'utopia!

Credevo finalmente di avere trovato un impiego "serio", in un venerdì pomeriggio di pioggia torrenziale: il colloquio era filato liscio come il velluto, il titolare dell'azienda aveva mantenuto il suo sorriso smagliante ad ogni mia risposta...

Cosa più importante ancora, mi aveva dato appuntamento per incontrare il suo socio, il lunedì successivo. Avevamo chiarito tutti i punti salienti, incluso il tipo di contratto e lo stipendio... nulla di eccezionale, ovviamente: il solito Co.Pro (alias "Contratto da Profittatori"), ma ognuno offre i contratti che più gli si addicono.

Così, avevo lasciato quell'ufficetto tetro del centro,...

 

...con un carico da scartoffie da spulciare, da fare invidia al centro riciclaggio rifiuti. Il lavoro, secondo il mieloso titolare, doveva cominciare prima di lunedì, prima ancora che io avessi firmato alcunchè: avevo tutto il fine settimana per studiare! ... Decisamente, un Co.Pro!

Così, il lunedì successivo mi ritrovo catapultata in una riunione operativa (ma non doveva essere un ulteriore colloquio conoscitivo?!?). E qui le sorprese saltano fuori come una famiglia di conigli dal cilindro dei due maghetti...

La prima: altro materiale da visionare!

"Ma come?" mi dice il mio presunto capo, "Non l'hai ancora visionato?!? Te l'abbiamo mandato ieri per email!!"

Certo, è sorprendente che certa gente possa sopravvivere tutta la domenica senza aprire la posta elettronica! Infatti ho avuto delle feroci crisi d'astinenza per tutto il fine settimana... normalmente, mi nutro dei byte che amorevolmente mi fornisce il mio modem...

...ma quella domenica - chissà come?! - mi sono ritrovata con un metro cubo di scartoffie da studiare!

Il gatto e la volpe, finalmente, mi danno l'elenco completo delle sorprese: io sono GIA' assunta, e quel progetto sarà affar mio per i prossimi mesi! E' bello sapere che la mia firma non è necessaria: siamo tra persone oneste... il contratto è solo una formalità burocratica!

All'improvviso, sento uno strano odore di bruciato che si diffonde in quella stanza... strano! nessuno sta cucinando l'arrosto!

Sulla via del ritorno, all'improvviso il mio nuovo capo perde la maschera da lord inglese e, con una scusa da adolescente ai suoi primi pruriti sessuali, si sporge a scrutare tra i bottoni della mia camicetta. Finalmente mi appare in tutto il suo orrore il suo volto animalesco!

Sebbene non siano ancora scritte, le clausole contrattuali cominciano a prendere una forma fin troppo familiare!

Nei giorni successivi, mentre mi arrabatto per portare avanti il progetto, per tenere sotto controllo i tentacoli del mio capo, e per sopravvivere al suo alito fetente (perennemente sul mio collo), indago come il più scaltro degli infiltrati... e scopro che nessuna delle donne lì dentro ha un contratto, che l'eterno adolescente usa il suo ridicolo potere per gestire un harem di Co.Pro sulla parola e che le odalische ricevono lo stipendio in base alla benemerenza dello sceicco!

I miei quotidiani tentativi di vedere un contratto vengono liquidati con vaghe e tendenziose risposte: "Se ne occupa l'amministrazione", "Ci vorrà qualche giorno", "Dovrebbe essere redatto a breve"... e poi, finalmente, "E' nostra abitudine preparare i contratti dopo uno o due mesi di prova".

Un Co.Pro con mesi di prova senza contratto?!? Prova di che cosa? Di ciò che si cela tra i bottoni della mia camicetta?

Inutile dire che la mia camicetta abbottonata impediva al titolare di notare l'efficienza del mio lavoro! E' che non avrei mai pensato di prendere la mia carriera di petto! E' un peccato dover spiegare certe cose in maniera drastica... ma quando si usano gli attributi sbagliati per ragionare, a volte, ci si merita una risposta inequivocabile!

Il soggetto in questione la ricevette dal mio avvocato: dovette mettere da parte gli attributi... e mostrare il portafogli!