E’ bello sapere che talvolta anche i selezionatori amano unire l’utile al dilettevole. Devo ammettere che in questo alcune società sono più creative di altre e propongono “pacchetti” colloquio + intrattenimento da veri professionisti dell’arte delle promozioni.
Rimasi piuttosto sorpreso quando ricevetti l’originalissimo invito ad uno di questi particolari “tour” del colloquio, con ritrovo della comitiva presso uno dei tanti centri congressi di Milano.
L’elemento più chiaro di tutto l’invito era l’intermezzo teatrale previsto per la tarda mattinata. Ovviamente, nel pacchetto erano inclusi pranzo a buffet e relative bevande.
Ad essere sincero, non avevo mai valutato la possibilità di un “colloquio party”, con tanto di animazione! Certo, piuttosto che a Milano, avrebbero potuto organizzarlo in qualche villaggio turistico della Sardegna…
ma bisogna essere comprensivi: nessuno avrebbe mai preso sul serio una selezione che si svolgesse al di fuori della metropoli!! E poi, come potrebbe un rispettabile professionista presentarsi in calzoni corti stile hawaiano, e selezionare candidati sdraiati su un telo da spiaggia? Certo, sarebbe poco dignitoso.
Tuttavia l’idea del pacchetto era quanto meno simpatica… peccato che nel “volantino promozionale” mancasse un’informazione importante: l’offerta di lavoro!
La questione meritava un approfondimento: telefonai agli organizzatori e domandai lumi… La segretaria mi rispose proponendomi il ritornello pubblicitario che aveva imparato a memoria, e che ovviamente non includeva alcuna informazione utile al mio scopo: trovare un lavoro!
“Per avere dettagli sulla posizione deve partecipare all’incontro”, mi disse con tono scortese quando finalmente riuscii a sintonizzarla sul mio stesso canale.
DETTAGLI?!? L’offerta di lavoro è un DETTAGLIO?!?
Un dettaglio è quel che prevede il menù o la natura della rappresentazione teatrale… ma se devo partecipare a questa festicciola tra candidati voglio almeno sapere a quale scopo! Certo, andare a teatro mi è sempre piaciuto, anche se normalmente scelgo io se vedere una commedia o una tragedia…
Dallo stile organizzativo direi che la rappresentazione alla quale ero invitato era probabilmente una tragicommedia, nella quale il tragico stava nel finale a sorpresa: la richiesta di soldi ai candidati per iniziare un’attività.
Il menù parlava molto chiaro: la festicciola tra “amici”, un paio di drink per separare ad arte i neuroni dei convenuti, il discorsetto fantasioso e accattivante di un personaggio impinguinato dall’aria soddisfatta e opulenta, il teatrino di infimo livello per evitare che i neuroni si ritrovassero e si scambiassero informazioni… e poi tutti, felici, spensierati e un po’ brilli...
... a firmare il proprio modulo di condanna al pagamento!
Anche senza vedere la portata principale, alcuni “dettagli” di questo menù puzzavano decisamente di carne bruciata e il loro odore nauseante filtrava come un monito oscuro dal cavo del telefono.
Sì, e’ bello vedere come alcuni selezionatori uniscano l’utile al dilettevole… purché il dilettevole non consista nel cucinarsi il candidato.
Ma anche questo per loro potrebbe essere solo un “dettaglio”!