A volte, anche nei giornaletti locali si trovano annunci interessanti, che possono aiutare a sbarcare il lunario. Per questo dedico parte del mio tempo a cercare minuziosamente anche sui più inconsueti pezzi di carta stampata.
E’ da una di queste fonti, troppo spesso ignote ai più, che colgo un’interessante occasione: “Cercasi brillante laureato, anche minima esperienza, per attività promozionale nella zona XXX.” Segue una breve descrizione del candidato ideale… SONO IO!!!… ed un indirizzo di posta elettronica per informazioni.
Mi precipito immediatamente al PC e scrivo all’interessato chiedendo ulteriori dettagli.
Passano diverse settimane… ormai ho eliminato dalla mia RAM cerebrale qualunque riferimento al fatto… quando vengo contattato dal sig.T., responsabile della selezione.
Con stile professionale impeccabile, mi illustra direttamente al telefono il tipo di attività da svolgere e mi accenna ad un sistema retributivo a provvigione. Il mio proverbiale odio per le provvigioni mi costringe a bombardare il malcapitato con una serie infinita di circostanziate domande.
Imperturbabile e flemmatica, la voce al telefono mi informa che l’attività comporta spostamenti molto limitati nella zona di mia residenza e che, data la mia esperienza e cultura nel settore al quale l’azienda si rivolge, sarà sufficiente una preparazione di un paio di settimane. Insomma, mi si chiede di studiare il materiale preparatorio, per poi lanciarmi in questa nuova professione.
Le provvigioni e l’attività sembrano interessanti, ed il sig.T. mi suggerisce di visitare il sito dell’azienda per avere ulteriori dettagli. Lui attenderà senza problemi l’eventuale conferma del mio interesse.
Un secondo dopo sono di nuovo in rete, leggo ogni singola riga di ogni pagina del sito aziendale… Ci rifletto con calma e cerco di digerire la faccenda della provvigione… ci dormo su per un paio di notti… e poi lo richiamo, pieno di entusiasmo. Telefono occupato… ci riprovo… sempre occupato… terzo tentativo… sempre più OCCUPATO. Mi consumo le dita sul telefono per una lunghissima, interminabile settimana, ma il sig.T. pare passare le sue ore con il telefono incollato al padiglione auricolare.
Ho solo quel numero di telefono… GRRRR!!! No, aspetta… gli ho mandato una e-mail, tanto tempo fa… Passo al setaccio ogni file, riesumando ogni messaggio, anche putrefatto, che possa avere lasciato una traccia sul mio hard disk.
Con tutti i curricula che ho sparpagliato via e-mail è come cercare un ago in un pagliaio. Ma alla fine la mia tenacia viene premiata! Eccolo lì, il suo indirizzo!!!
Gli scrivo rinnovando il mio interesse per la proposta di collaborazione e spiegando che il suo telefono pare irraggiungibile per motivi di … traffico. Gli chiedo di contattarmi.
Ottengo un SMS, nel quale il sig.T. mi chiede a che ora telefonare; LUI LO CHIEDE A ME?!? Io sono disoccupato, sto sempre a casa vicino al telefono e ormai vado pure al cesso con il cordless ed il cellulare… dormo amorevolmente abbracciato alla cornetta!!! Mi chiami pure quando vuole!!
Gli mando l’SMS di risposta… e aspetto, aspetto per giorni… poi riprovo a chiamare. “Messaggio gratuito. Il numero da lei composto non esiste.” NON ESISTE?!?!? Esisteva fino a una settimana fa!! Era quello occupato… e gli ho pure mandato l’SMS!!
Ci riprovo (a volte gli operatori si sbagliano?!?)… ma il telefono del sig.T., e la sua voce melliflua e flemmatica sono scomparsi nel nulla. Il sito esiste ancora, ma dubito che chiamando il call center di Milano si possa ottenere il numero di cellulare del fantomatico personaggio con il quale ho parlato…
Forse mi sono imbattuto nell’annuncio sbagliato?!? Eppure, doveva esserci una faccia dietro quella voce... a meno che...