Dopo aver inviato invano decine… ma che dico, centinata o forse migliaia… di curricula, decido di abbassare il livello delle mie aspettative. Mi propongo per un impiego da neolaureato o poco più… chiedono le solite cose: conoscenza lingue straniere, uso PC, diploma o laurea etc. Non gli sembrerà vero di poter assumere uno come me!

Ovviamente mi chiama la società di selezione. Il colloquio si tiene presso un’agenzia locale.

Mi reco sul posto, con la puntualità che si addice alla situazione. Mi presento… e ricevo il solito vecchio modulo (SGRUNT!). Faccio buon viso a cattivo gioco, estraggo la penna delle grandi occasioni, e comincio a compilare.

Riempio tutte le caselline come un bravo scolaretto e porgo il modulo completo di firma alla presunta segretaria che mi ha accolto, per scoprire che la fanciulla, poco più che adolescente, NON E’ AFFATTO LA SEGRETARIA, ma è la persona che mi dovrà esaminare… lei, che potrebbe quasi essere mia figlia!!!
Trattengo a stento una risata ironica, e cerco di comportarmi come si addice ad un buon candidato.
La ragazzina mi pone un paio di domande di circostanza e si disinteressa palesemente delle mie risposte… pare avere una gran fretta! L’unica informazione che le interessa veramente sembra essere la mia disponibilità a lavorare a circa 60 Km di distanza dalla mia residenza… tanto che mi trovo a doverla rassicurare più volte al riguardo, illustrandole le mie conoscenze approfondite sui mezzi di trasporto passeggeri in Italia.

L'intero colloquio dura dieci minuti (un record!) e mi pare ovvio che la fanciulla non abbia avuto alcuna informazione utile sulla mia persona.
Al termine della farsa mi viene detto:
“Farò avere le mie valutazioni sulla sua candidatura alla mia collega, con la quale ha parlato per telefono, che si occupa della selezione…”. 
LA COLLEGA?!? Se è la collega a selezionare, perché diamine ho parlato con te, bambina?!? Mi mordo la lingua prima di insultarla… anche perché a questo punto un lavoro mi serve e non posso permettermi di perdere questa “ghiotta” occasione.
Le chiedo ulteriori informazioni sulla posizione ma la mia interlocutrice non sa nulla, oltre alla sede di lavoro. Nemmeno sa dirmi quando avrò delle risposte.
A questo punto alzo i tacchi e con molta dignità saluto la poveretta, alla quale ovviamente è stato affidato un incarico per il quale non è affatto qualificata.

Attendo qualche giorno ...

 e poi chiamo la responsabile della selezione per avere notizie.

La signora, di una gentilezza zuccherina da preoccupare un diabetico, si prodiga nel farmi capire che sono il candidato migliore che abbiano visto… 
Mi garantisce di aver inviato il mio curriculum, con le considerazioni del caso, al direttore del personale, dal quale attende una risposta entro la fine della settimana. E’ quasi certa di potermi dare ottime notizie a breve.
Freno a stento il suo entusiasmo, prima che mi si offra un contratto fantasma, e la saluto.

Attendo con pazienza… per tre lunghe settimane!!!
Comincio a preoccuparmi... A questo punto telefono di nuovo.
La signora si fa negare un paio di volte; alla terza telefonata deve cedere all’insistenza; la sua voce al telefono pare aver subito una proccupante metamorfosi. Le chiedo notizie, e sento le sue unghie che stridono su uno specchio… prende tempo, cerca le parole… 

La poverina non sa proprio cosa dire, né come. La aiuto io.
“Mi scusi”, le dico interrompendo la sua patetica arrampicata, “se hanno scelto qualcun altro, me lo dica senza problemi. Succede… posso anche accettare un no… ma gradirei avere una risposta”.
“Non è esattamente così… vede, l’azienda ha esaminato il suo curriculum, insieme ad altri, e non ha trovato nessun candidato sufficientemente qualificato per la posizione […].”
E me lo dice come se fosse una bella notizia!!! Io, che ero RESPONSABILE di persone con quelle mansioni, non sarei qualificato per la posizione?!?!
Benissimo!!! Se l'imprenditore vuole un ex amministratore delegato per svolgere del volgarissimo lavoro di archivio… chi sono io, disoccupato, per dire che forse esagera?
Mi ritiro in buon ordine...

e lascio che inseguano le loro chimere… 

Se non sono qualificato per un lavoro del genere… beh, mi rimane l’opzione “manovale”...

...o “scaricatore di porto"..... E’ che non mi sento portato per i lavori manuali, e sono pure mingherlino…
Credo che mi prenderò un’altra pausa di riflessione, sperando che nel frattempo cresca del denaro nel mio giardino. Altrimenti, come lo pago il pieno di benzina per il prossimo colloquio?