Gli annunci di lavoro pubblicati su quotidiani, riviste e siti internet sono sempre più fantasiosi ed esilaranti… E’ bellissimo vedere quante aziende cerchino brillanti laureati (distinguibili perché illuminano l’ufficio), al di sotto dei trent’anni (ovviamente per offrire contratti in FORMAZIONE LAVORO), che abbiano già tre o quattro anni di esperienza, milite assolto, e che parlino correttamente almeno 2 lingue straniere… L’Italia deve essere piena di genietti, se queste aziende trovano persone rispondenti alla descrizione!! Ma la meraviglia maggiore è che laureati con tali competenze possano accettare contratti in formazione lavoro (a meno che non siano loro stessi a formare gli altri!).
Le aree dedicate alle offerte di lavoro sono ricche di opportunità, soprattutto per agenti rappresentanti, stagisti, apprendisti e giovani brillanti, senza qualifica alcuna, ma possibilmente automuniti!
Se un disoccupato ha avuto la disgrazia di lavorare in passato, magari con ruoli di responsabilità, maturando una significativa esperienza si troverà assolutamente in imbarazzo tra annunci per i quali è decisamente sovraqualificato (o troppo vecchio) e annunci per i quali è decisamente sottoqualificato… possibile che non ci sia un’azienda che cerchi un normalissimo laureato, non brillantemente radioattivo, con alcuni anni di normalissima esperienza?
La capacità di leggere tra le righe delle offerte di lavoro è un’arte sottile, che si apprende con l’esperienza, attraverso i colloqui più assurdi.
Sorvoliamo sulle offerte di fantomatici lavori da casa, anche part-time, che dovrebbero renderti milionario in poche settimane… ma hai mai risposto a un annuncio del tipo: “società leader nel proprio settore cerca commerciali per l’area di xxx…” ?
Io l’ho fatto! L’annuncio sembrava molto serio, professionale… ed io rispondevo alla descrizione. Mi chiamano!
Armato di entusiasmo e dell’immancabile copia del curriculum vitae, vado al colloquio… che ovviamente si tiene ad un centinaio di chilometri dalla sede di lavoro dichiarata!
Arrivo puntuale come uno svizzero (MAI arrivare tardi ad un colloquio!), solo per scoprire che ci sono almeno un paio di persone che fanno anticamera prima di me… insomma, hanno chiamato cani e porci… selezione pre-colloquio: INCLASSIFICABILE!
Attendo con pazienza… saltando il pranzo, visto che in zona non c’è nemmeno un bar…
...e finalmente, con lo stomaco che si contorce per la fame, entro nella sala riunioni. Mi si presenta un area manager, abbronzato come un VIP che passi le sue giornate a Cortina d’Ampezzo... insomma ha l’aria di uno impegnatissimo!
Mi fa accomodare e riempire il solito modulo, nel quale ovviamente si devono riscrivere le stesse identiche cose già riportate sul curriculum…
A che mi è servito allora portarmene una copia?!?
Mi illustra per sommi capi l’attività da svolgere e l’azienda per la quale lavora, e già a questo punto, mi sorge il dubbio di aver male interpretato il loro annuncio... Lo lascio proseguire con le solite domande… e riservo le mie per la conclusione…
“Se ho ben capito” gli dico “voi cercate degli agenti…” mi mordo la lingua prima di fargli intendere che credevo si trattasse di un impiego a stipendio… non voglio certo fare la figura dell’idiota!
“Esatto!”. Ne segue un lungo spot pubblicitario sul tema:
“quanto è bello fare l’agente di commercio”. |
Il mio interlocutore sorride sempre più tronfio e soddisfatto della propria brillante carriera.
La sostanza, sotto tante belle parole, è che l’azienda cerca un corridore instancabile, munito di auto propria, disponibile a lavorare anche fuori orario per una magra ed incerta pagnotta di dimensioni variabili, calcolata a scaglioni, come l’IRPEF, con uno zoccolo duro da consegnare a Mr. Tintarella. Ma prima di raggiungere questo incredibile risultato, l’ASPIRANTE agente di commercio dovrà autonomamente gestirsi le pratiche burocratiche relative (apertura partita IVA, iscrizione ENASARCO, etc.), seguire un corso di formazione, contattare alcuni clienti potenziali e visitarli insieme a Mr. Tintarella in Carriera, per capire come si fa… Tutto questo A PROPRIE SPESE!?!?!
Ebbene sì, a proprie spese!, con la speranza che dopo qualche mese la mia quota della misera pagnotta mi ripaghi almeno la benzina… D’altro canto, chi non risica…
Domanda: ma se io sono un disoccupato “alla canna del gas”, magari con un mutuo da pagare, dove li trovo i soldi per le prime spese e per girare come una trottola per due o tre mesi, senza vedere il becco di un quattrino?!?!? Io avevo risposto ad un annuncio per COMMERCIALI, non per agenti!!! Credevo che mi si offrisse un posto da dipendente… sì, magari con uno stipendio variabile, basato sugli obiettivi… ma pur sempre uno stipendio!
Col sorriso sulle labbra, saluto cortesemente il mio interlocutore. “Ci penserò, in attesa di vostre notizie”, gli dico, ricordando la regola d’oro: MAI PRENDERE DECISIONI A SANGUE CALDO!
E’ inutile dire che ho passato il colloquio… come probabilmente tutti gli altri aspiranti… in fondo, con questi contratti, l’azienda non rischia nulla! Rischi solo tu!!!
La loro lettera ha arricchito soltanto il mio bidone della carta da macero.
Dato che in Italia ci sono molti agenti e molti aspiranti tali, con carte in regola ed entusiasmo sufficiente per affrontare l’avventura, perché l’annuncio non diceva “CERCASI AGENTI”????