Il problema immigrazione

 

Per comprendre perchè si stia verificando da qualche anno una sempre più massiccia immigrazione nel nostro paese bisogna prendere in considerazione diversi elementi, tutti facenti parte dello stesso puzzle.

La creazione di un esercito europeo 

Il progetto di creazione di un esercito europeo prese forma concreta agli inizi degli anni 90 quando cadde il muro di Berlino e di fatto il patto di Varsavia. Questi eventi posero il dubbio sull'utilità della NATO ed aprirono la questione del suo futuro. Tuttavia la politica di difesa della UE fu collegata alla struttura NATO, creando nei fatti uno stallo all'autonomia europea in campo militare. Va detto che la UE è riuscita a creare una forza di reazione rapida (circa 31.000 uomini) e con l'EUFOR ha già fatto degli interventi specifici come in Macedonia e Bosnia, ma anche in Africa come in Ciad e Rep. del Congo. Nei fatti la struttura militare comune della UE non può garantire la sicurezza dell'Unione e si limita ad interventi come quelli citati, rimanendo ancora legata alla NATO. 
Guardando all'Italia ed al suo esercito si evince che gli effettivi sono 175.000 circa e le forze di riserva 40.000 circa, quindi in caso di guerra, se dovessimo trovare dall'altra parte i 650.000 soldati egiziani o i 670.000 iraniani, potrebbero esserci dei problemi. Non parliamo poi della Corea del Nord con i suoi 5.800.000 soldati. In tutto l'Europa Unita, sommando i suoi stati, può contare su circa 4.000.000 di soldati, ma va chiarito che la maggioranza di essi sono forze di riserva e che il conto degli effettivi si aggira sui 450.000. Ovviamente anche per le nazioni citate sopra vale questo conteggio, ma con un paio di differnze: le forze di riserva di paesi come L'Egitto e l'Iran sono di altro spessore rispetto alle nostre e gli effettivi sono ben più del 50%. 
Quindi sintetizzando l'Europa Unita ha una forte carenza di soldati, soprattutto da "prima linea".
 

Il flusso dell'immigrazione 

Da anni stiamo assistendo al continuo arrivo di clandestini, soprattutto (o quasi solamente) in Italia e Grecia. Nel 2015 ne sono arrivati 153.000 e nel 2016 ben 181.000. Il 2017 promette molto bene perchè si stima arriveranno in totale 195.000 persone (clandestini, richiedenti asilo, rifugiati ecc, ma in sintesi un 95% di clandestini senza titolo). 
L'arrivo in Italia è gestito ufficialmente dal Frontex ma in pratica da diverse ONG che fanno la spola sulle coste della Libia e prelevano migliaia di persone a settimana. In particolare ci sono Medici senza frontiereSave the childrenSos mediteranée e Proactiva open arms. Per sintetizzare i dati diciamo che una ong incassa tutto compreso 2,1 milioni di euro e sostiene costi totali per 1,4 milioni di euro, quindi il giochetto gli frutta 700.000 euro. Se  a questo si aggiunge che spesse volte le navi delle ong battono bandiere di paradisi fiscali, si comprende il quadro nel suo insieme. Inoltre va detto che una volta scaricati in Italia (in violazione di tutte le norme possibili - leggasi codice della navigazione ed i vari trattati e convenzioni -) i clandestini fruttano alle varie associazioni nostrane tra i 6 ed gli 8 euro al giorno per persona, quindi il giro d'affari per i 529.000 clandestini che avremo in toale a fine anno si aggirerà intorno ai 19,573 milioni di euro con guadagni intorno ai 3,703 milioni di euro. Una vera cascata di soldi per tutti; in più si devono considerare tutti i costi per la comunità nel suo insieme che ammontano - tra strutture, personale, sanità, ricovero, diaria, smartphone ecc........ a circa 6,4 miliardi di euro e pare che la cifra sia in costante aumento. Di fatto conviene avere questo 0,2 di Pil, così ad ufo.
 

Le vere ragioni dietro al traffico di clandestini

Consideriamo che i clandestini che giungono in italia provengono principalmente da Paesi come Nigeria (13,51%), Guinea (10,8%), Costa d'Avorio (10,5%), Gambia (6,75%), Senegal (6,75%) e Marocco (6.75%); consideriamo anche che si tratta di uomini per il 75% di età giovane ed in buone condizioni fisiche (vi basta guardare in giro quando camminate!) e che nei loro paesi non ci sono le condizioni che giustifichino questo esodo di massa e la richiesta di asilo che dovrebbero presentare (solo il 4% rientra nelle condizioni previste dalla convenzione di Ginevra). Quindi i casi sono due: o i governi sono impazziti tutti oppure dietro deve esserci qualcosa a più lungo respiro che rimane celato dalle vicissitudini giornaliere e che meriti investimenti così ingenti. Ebbene, ritengo che presto l'Europa si ritroverà coinvolta in una guerra e che le forze armate non bastino; inoltre, considerato che gli eserciti effettivi sono formati ormai da professionisti, viene a mancare la c.d. carne da macello o soldati da prima linea. Immaginate la concessione della cittadinanza dietro il prestare servizio militare ed affiancate questa ipotesi al fatto che il governo voglia reintrodurre una sorta di naia sotto forma di servizio civile obbligatorio, direi che ci sono gli elementi per dire che i clandestini che arrivano sono voluti dai governi per combattere la guerra futura.