Il vaucher lavoro INPS

Una forma di lavoro che sta prendendo sempre più piede in Italia è quella occasionale retribuita con i vaucher lavoro Inps. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratti e perchè siano così graditi agli imprenditori.
Il vaucher lavoro è un metodo di pagamento correlato alle prestazioni lavorative occasionali che non rientrino nei contratti classici. Possono essere retribuiti con questo strumento i pensionati, gli studenti universitari (per quelli delle altre scuole vige la regola del "solo in vacanza o nei week end"), disoccupati (anche se percipienti la disoccupazione), cassaintegrati, lavoratori in mobilità, lavoratori part-time, lavoratori full-time, stranieri con documentazione in regola ai fini di studio e/o lavoro. Praticamente chiunque può utilizzare questo sistema per retribuire un collaboratore occasionale: dalla famiglia (per la baby sitter) all'imprenditore.
Ci sono ovviamente dei paletti al loro utilizzo posti dal legislatore, in primis quello delll'ammontare, cioè il tetto oltre il quale questo strumento non sia più utilizzabile. Detto limite è posto a 7.000 euro netti per anno solare con limite di 2.000 euro netti per singolo datore di lavoro. Per chi usufruisca dell'indennita di disoccupazione o di altre misure a sostegno del reddito è fatto obbligo di comunicare all'Inps il superamento dei 4.000 euro lordi di retribuzione. Inoltre, considerata la definizione di lavoro occasionale che la stessa Inps fornisce: prestazioni di lavoro che non danno luogo a compensi superiori ad euro 7.000, avuto riguardo alla totalità dei committenti e per anno solare (1 gennaio - 31 dicembre), appare evidente come questo strumento possa essere  utilizzato da chiunque, anche per mascherare un lavoro tipico. In effetti a meno che il lavoratore occasionale non risulti a libro paga del committente in qualità di dipendente, non ci sono incompatibilità.
Il funzionamento del vaucher è piuttosto semplice: il committente lo acquista dall'Inps e può essere cartaceo o elettronico (gli imprenditori e liberi professionisti possono usare solo quello elettronico). Il primo viene materialmente consegnato al lavoratore, mentre il secondo viene erogato direttamente dall'Inps o su una tessera (tipo poste pay) o con bonifico domiciliato presso un ufficio postale. Il lavoratore quindi o incassa il vaucher fisico presso l'ufficio postale o riscuote quello elettronico sempre presso l'ufficio postale. I tagli dei vaucher possono essere da 10 euro o superiori per vaucher multiplo (20-50 fino a 500 euro) e sono da considerarsi lordi: quando il lavoratore andrà ad incassarli si vedrà trattenere il 13% di contributi, il 7% di Inail (assicurazione infortuni/morte) ed il 5% dall'Inps a titolo di erogazione del servizio. In pratica viene decurtato il 25%!
Dopo questa breve disamina appare chiaro l'amore dei datori di lavoro per questo strumento, che - tolta la comissione di emissione (ridicola: da 1 a 2 euro) - per loro è un costo deducibile e non comporta ulteriori oneri. Quindi a parità di prestazione, facilmente mascherabile, avremo una schiera di precari sottopagati che oltre a non aver diritto alle misure di sostegno del reddito, non si vedranno versati i contributi del datore di lavoro, maturando quindi un monte contributivo assai più basso di una prestazione analoga ma a libro paga.